Mastopessi e mastoplastica riduttiva
- Oltre alla valutazione dello stato di salute della paziente, bisogna anche analizzare la causa della ptosi del seno. La paziente di solito ha un seno abbondante e di conseguenza dei dolori della schiena dovuti alla colonna vertebrale deformata. Un altro motivo e una grossa asimmetria dei seni e la riluttanza ad ingrandimento dell'altro seno. Essere qualificati all’intervento consiste nella valutazione dello stato del seno cioè tensione della ghiandola e lo stato della pelle. Un seno abbassato leggermente e senza danni alla pelle può subire un semplice intervento riduttivo mantenendo funzioni della ghiandola rimasta, dando la possibilità successiva di allattamento.
- Sia la mastopessi sia la mastoplastica additiva vengono eseguiti su pazienti di tutte le eta’ e non ci sono limiti in questo senso.. Esse possono essere combinate e possono prevedere diverse tecniche di realizzazione. Inoltre in particolare la mastopessisi divide in “additiva” quindi con il successivo inserimento di protesi e "mastopessi riduttiva" che invece si tratta di combinare una mastoplastica riduttiva e un lifting del seno. In questo ultimo caso la paziente dovra’ essere cosciente che non potra’ più allattare in caso di gravidanza. Il risultato e’ valutabile dopo 6/12 mesi dopo l’intervento e questo dipende dalla gravita’ del problema. Dop ol’intervento il paziente dovra’ mantentenere un perido di riposo per almeno 8 settimane . Con riposo si intende che non dovra’ fare sport , lavori pesanti ma potra’ continuare già dopo10 giorni la propria vita sociale e il lavoro se questo non prevede sforzi fisici. I punti di sutura dovranno essere rimossi dopo 10 / 12 gg ed e’ possibile sl’uso combinato anche di punti auto assorbenti.
- Preparazione dell`intervento
Valutazione del problema e del paziente
- gruppo sanguigno
- emocromo completo
- VES
- coagulazione (PT, PTT, INR, Quick)
- glicemia a digiuno
- HBS
- HCV
- elettrocardiogramma
- ecografia al seno o mammografia